STABAT MATER diFrancesco Pasquale Ricci (1732-1817) - Stabat Mater (1/3)







La Vita

Francesco Pasquale Ricci nacque a Como il 17 maggio 1732; la famiglia risiedeva in un'abitazione dove l'attuale via Plinio si congiunge alla piazza Cavour. Intraprese studi letterari e musicali, questi ultimi a Milano con Giuseppe Vignati, maestro di cappella del Ducale Palazzo. Appartenente all’ordine dei Frati Minori Conventuali, nel 1758 Ricci fu ordinato sacerdote e l'anno successivo ottenne la carica di maestro di cappella e organista della cattedrale di Como. Gli interessi professionali di Ricci non si esaurivano tuttavia in questo impegno. Fondò a Milano un'Accademia Musicale, si occupò di commercio legato all'editoria musicale europea, fu insegnante presso numerose famiglie nobili comasche e soprattutto si dedicò al concertismo e alla composizione. Dal 1764 al 1780 soggiornò quasi ininterrotamente all'estero svolgendo attività concertistica come cembalista e organista in Germania, Olanda, Francia, Inghilterra, Belgio e Svizzera; conquistò anche una buona fama come compositore, e sue opere vennero edite nei principali centri musicali europei. Soprattutto in Olanda e in Inghilterra l'attività compositiva del musicista comasco venne molto apprezzata; operò a l'Aia in qualità di Direttore di musica presso la Cappella Imperiale e Reale e a Londra, ottenne uno straordinario successo così descritto dallo storiografo comasco Giovari Battista Giovio: "avvi un suo Dies Iraedella più terribile gravità e tristezza, onde ne andarono fanatici gli Inglesi, che dopo averlo fatto ripetere più volte in pubblica assemblea lo diedero alle stampe, e fecero dono di molto esemplari all’Autore". Rientrato a Como Ricci riprese le mansioni di organista e maestro di cappella in Duomo e continuò a comporre con regolarità. Negli ultimi anni di vita soggiornò a Loveno, sopra Menaggio; morì a Como il 7 novembre 1817.

Le Opere

La produzione di Ricci comprende sinfonie e sinfonie concertanti, musica da camera, musica sacra e due opere didattiche. Il compositore comasco risulta essere il primo musicista ad aver pubblicato, nel 1767 a Parigi, una sinfonia concertante (forma diffusa prevalentemente nell'area francese e che realizza un'originale sintesi di elementi derivati dal concerto grosso, dal concerto, dalla sinfonia e dal divertimento). Al di là dell'eventuale primato nell'ideazione della sinfonia concertante o quantomeno nella codificazione sancita dalla scelta di pubblicare l'opera, emerge l'intelligenza artistica di Ricci che seppe intuire l'orientamento del gusto musicale francese e adattarsi rapidamente alle richieste del ambiente parigino. La capacità di cogliere l'evoluzione del costume musicale è confermata anche dalla stesura di un metodo per suonare il fortepiano, pubblicato a Parigi da Leduc nel 1786.
Secondo i cronisti dell'epoca o di poco posteriori i tre capolavori del Ricci furono: lo Stabat Mater, il Miserere e il Dies Irae: "...andò famoso particolarmente in America e in Inghilterra un suo Dies Irae, squarcio magistrale di musica, pel passato spesso in solenni circostanze rupetuto nel nostro Duomo (Como). Lodatissima ne era la prima parte, a tempo lento, che commuoveva l'animo a mestizia mentre un suono di tromba lontano incuteva timore e compunzione". Il Dies Irae a quattro con Sinfonia opera VIII venne pubblicato senza data a Den Haag (L'Aja) e una seconda volta a Londra.
Niccolò Paganini, al quale capitò di ascoltare musiche funebri del Ricci durante una sua visita a Como ebbe parole di elogio.

Opere di Francesco Pasquale Ricci date alle stampe:

Opera uno - Tre sinfonie con oboe, e trombe obbligate.
Opera due - Six simphonies à deux violons, taille et basse, deux hautbois et deux cornes de chasse... opera seconda. Amsterdam.
Opera tre - Sei trio per due violini e violoncello obbligati... opera terza.
Opera quattro - Six sonates à clavecin, violon et violoncello-obbligato. Opera IV. London.
Opera cinque - Six quintetti à plusieurs instruments obligés...opera V. London.
Opera sei - Six sonates à clavecin et violon...opera VI.
Opera sette - Dies irae, a quattro con sinfonia obbligato...opera VII. (vedi foto)
Opera otto - Sei quartetti a due violini, viola e basso...opera VIII. Amsterdam.
Opera nove - Trois simphonies concertantes...opera IX. Den Haag, London, Paris.
Opera dieci - Six trios à violon, viola et basse...opera X.

Fuga per organo di Ricci :
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Difficile stabilire con certezza se il metodo per fortepiano del Ricci è il primo in assoluto pubblicato; si sa che G. S. Lohlein diede alle stampe un Klavier schule in due parti, Lipsia 1765 e Zullichan 1781, e che Felice Bambini pubblicò a Parigi un Méthode du piano, con l'ipotesi che sia stato pubblicato tra il 1760 e il 1780; in realtà essendo il Bambini nato nel 1742 era un po' giovane per aver pubblicato così precocemente un'opera. D'altronde il co-autore del suddetto metodo, Valentino Nicolai, del quale si hanno scarse notizie, pare sia approdato a Parigi, dove il Bambini era insegnante, solo nel 1782.
Il metodo conosciuto ed edito in copia anastatica dalla Barenreiter-Kassel si dà come pubblicato a Parigi nel 1786. Ma Johann Christian Bach era già morto nell' '82; ciò non potrebbe non avere importanza e trattarsi di un'opera postuma.
Siamo di fronte, comunque, alla fusione di parte del noto metodo scritto dal fratello C. Ph. Emanuel e di un già preesistente metodo pubblicato dal Ricci in gioventù come attestato dallo storico comasco Maurizio Monti (Maurizio Monti, "Storia di Como", Como, Ostinelli 1832). Della parte del metodo redatta dal Ricci esiste presso la biblioteca di Como un esemplare di cui riproduciamo il frontespizio dal quale si può ricavare che l'opera era dedicata (almeno questa edizione) all'imperatrice d'Olanda. Dalle notizie a noi note il Ricci iniziò i suoi viaggi in Europa nel 1765 ma come si può leggere nella conclusione della parte teorica presente in entrambi i metodi, il Ricci aveva già precedentemente pubblicato un'opera nella quale la parte teorica doveva essere più ampia.

      Il frontespizio del metodo di Ricci
In questo metodo, a differenza di quello stampato insieme a Johann Christian Bach, è prevista la parte per uno strumento solista (violino, flauto...) con la quale l'insegnante doppiava di quando in quando la parte dell'allievo probabilmente con l'intento pedagogico di fargli tenere il tempo e di dargli maggiore soddisfazione.
Purtroppo delle edizioni anteriori rimane solo una parte dello strumento solista nella biblioteca della nostra associazione. Questa parte reca una filigrana diversa dall'opera conservata nella biblioteca comunale di Como.
D'altro canto nelle prime opere pubblicate dal Ricci manca la dicitura "Maestro di cappella del Duomo di Como" il che le porterebbe quindi ad essere state stampate prima del 1759.



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