Rabbi Yehuda Hanassi [ ~ 3895/135 - 3962/202]
La tradizione narra che alla morte di R'Akiva nacque Rabbi Yehuda Hanassi. Questo dato, al di là della sua esattezza cronologica, ci trasmette, come è tipico dei dati tradizionali, una profonda verità: la Mishna edita da Rabbi Yehuda Hanassi rappresenta il compimento di quell'opera di sitemazione e ordinamento della Tora orale, intrappreso e sviluppato da R'Akiva e dai suoi discepoli.
In Rabbi Yehuda Hanassi, detto Rebbi - maestro per eccellenza, si congiunsero, ad un livello raro nella storia ebraica, grandezza umana, talento ed elevazione spirituale.
Rebbi era il discendente per linea femminile dalla casa di Re Davide, essendo discendente di Hillel il Vecchio, da cui discesero tre generazioni di Nesiim.
All'alto lignaggio unì una favolosa ricchezza e delle leggendarie relazioni politiche. La tradizione racconta del suo rapporto di amicizia fraterna con un imperatore romano, Antonino, che potrebbe corrispondere ad Antonino Pio o a Marco Aurelio. Quando l'imperatore veniva a soggiornare a Tiberiade essi si incontravano segretamente usando un sottopassaggio che collegava il palazzo imperiale con la casa di Rebbi.
Rebbi fu di bellissimo aspetto e di alta statura. Versato nelle lingue classiche, si esprimeva elegantemente in latino e in greco, che particolarmente amava. A differenza dei suoi contemporanei che si esprimevano in aramaico, Rebbi disdegnò questo miscuglio di dialetti orientali, e usò, anche nella vita quotidiana, il puro ebraico biblico, che fu anche la lingua che scelse per la Mishna. Questa era la lingua d'uso nella casa di Rebbi, tanto che persino il linguaggio della sua domenstica, era usato dai suoi allievi come riferimento linguistico.
Grande asceta, da cui uno dei suoi più comuni appellativi - Rabbenu Hakadosh - il nostro santo maestro, poteva affermare alla fine di una vita circondata dal più raffinato splendore, di non aver goduto dei piaceri di questo mondo neppure che come il più piccolo delle dita.
Rebbi fu allievo dei grandi discepoli di R'Akiva, come R'Meyr e R'Shimon bar Yochai, e di tutti i grandi della sua epoca come R'Natan Habavli.
Tra i suoi contemporanei, più compagno di studio - chavruta che discepolo, troviamo R'Chiya bar Abba a cui dobbiamo, assieme a R'Oshaya, la sistemazione del vasto materiale che rimanse al di fuori del canone della Mishna, cioè Baraita e Tosefta.
Suoi discepoli nel senso più proprio della parola furono Rav e Shmuel, che rappresentano la generazione di passaggio tra Tannaim e Amoraim. Anche R'Yochanan fu suo discepolo, ma soltanto in giovanissima età.
Prima di morire Rebbi lasciò la sua carica al suo figlio maggiore, Rabban Gamliel. Questi la lasciò a sua volta a suo figlio Rabbi Yehuda detto Nesia, cioè Hanassi in aramaico.
In Rabbi Yehuda Hanassi, detto Rebbi - maestro per eccellenza, si congiunsero, ad un livello raro nella storia ebraica, grandezza umana, talento ed elevazione spirituale.
Rebbi era il discendente per linea femminile dalla casa di Re Davide, essendo discendente di Hillel il Vecchio, da cui discesero tre generazioni di Nesiim.
All'alto lignaggio unì una favolosa ricchezza e delle leggendarie relazioni politiche. La tradizione racconta del suo rapporto di amicizia fraterna con un imperatore romano, Antonino, che potrebbe corrispondere ad Antonino Pio o a Marco Aurelio. Quando l'imperatore veniva a soggiornare a Tiberiade essi si incontravano segretamente usando un sottopassaggio che collegava il palazzo imperiale con la casa di Rebbi.
Rebbi fu di bellissimo aspetto e di alta statura. Versato nelle lingue classiche, si esprimeva elegantemente in latino e in greco, che particolarmente amava. A differenza dei suoi contemporanei che si esprimevano in aramaico, Rebbi disdegnò questo miscuglio di dialetti orientali, e usò, anche nella vita quotidiana, il puro ebraico biblico, che fu anche la lingua che scelse per la Mishna. Questa era la lingua d'uso nella casa di Rebbi, tanto che persino il linguaggio della sua domenstica, era usato dai suoi allievi come riferimento linguistico.
Grande asceta, da cui uno dei suoi più comuni appellativi - Rabbenu Hakadosh - il nostro santo maestro, poteva affermare alla fine di una vita circondata dal più raffinato splendore, di non aver goduto dei piaceri di questo mondo neppure che come il più piccolo delle dita.
Rebbi fu allievo dei grandi discepoli di R'Akiva, come R'Meyr e R'Shimon bar Yochai, e di tutti i grandi della sua epoca come R'Natan Habavli.
Tra i suoi contemporanei, più compagno di studio - chavruta che discepolo, troviamo R'Chiya bar Abba a cui dobbiamo, assieme a R'Oshaya, la sistemazione del vasto materiale che rimanse al di fuori del canone della Mishna, cioè Baraita e Tosefta.
Suoi discepoli nel senso più proprio della parola furono Rav e Shmuel, che rappresentano la generazione di passaggio tra Tannaim e Amoraim. Anche R'Yochanan fu suo discepolo, ma soltanto in giovanissima età.
Prima di morire Rebbi lasciò la sua carica al suo figlio maggiore, Rabban Gamliel. Questi la lasciò a sua volta a suo figlio Rabbi Yehuda detto Nesia, cioè Hanassi in aramaico.
Rav e Shmuel
Discepoli di Rav: R' Kahana e R' Asi R' Hamnuna |
Rav Abba ben Aibo, o Rav Abba Aricha (Rav Abba "il lungo") rappresenta la generazione di passaggio tra i Tannaim, i Sapienti della Mishna, e gli Amoraim, i Sapienti del Talmud. È uno dei principi dello satudio della Ghemara che "Rav è un Tana e dissente" cioè ha il potere di dissentire con la propria opinione da quella dei Tannaim e non si può attaccarlo con delle Baraitot perchè appunto la sua autorità è pari a quella degli altri Tannaim.
Assieme a suo zio, R'Chiya bar Abba, salì in Eretz Israel in giovane età e studiò da Rabbi Yehuda Hanassi, il compilatore della Mishna, e fece parte del suo Bet Din. In età matura tornò a Bavel [3979/219] e si stabilì a Nehardea, capitale dello studio della Tora in quell'epoca sotto la guida di Rav Shila. Alla morte di quest'ultimo [3990/230] Rav lasciò a Shmuel la successione alla cattedra di Rav Shila e preferì aprire una sua Yeshiva in una città lontana da Nehardea, Sura, a quel tempo abitata da una popolazione ebraica lontana dallo studio della Tora. Rav trasformò la città in quel fomoso centro talmudico che fu poi per un lungo periodo, anche dopo la sua morte.
Rav può a buon diritto considerarsi la radice del Talmud Bavli e la sua personalità è una delle più descritte fin nei più piccoli dettagli. Le sue famose dispute con Shmuel popolano tutta la Ghemara, e l'opinione di Rav viene invariabilmente seguita in questioni di cose permesse o proibite, mentre quella di Shmuel è seguita in problemi pecuniari.
Shmuel, che pur essendo uno dei più grandi studiosi di tutti i tempi non riuscì ad avere l'investitura rabbinica (semicha), fu anche conosciuto per le sue vastissime conoscenze scientifiche in matematica, medicina e soprattutto astronomia. Dopo la scomparsa del suo partner di battaglie talmudiche, Rav, Shmuel fu fino alla sua morte la massima autorità talmudica in Bavel, mentre R'Yochanan lo era in Eretz Israel.
Un famoso giudice collega di Shmuel fu Rav Karna, che si manteneva facendo l'esperto di vini.
Rav Yehuda ben Yechezkel [~3956/196- 4058/298]
Rav Yehuda che appare nel Talmud senza altri appellativi è Rav Yehuda bar Yechezkel. Alunno prediletto di Rav a Sura, dopo la morte di Rav passò a Nehardea e fu alunno di Shmuel, il quale ne apprezzò la straordinaria acutezza intellettuale e molte volte lo chiama con l'appellativo scherzoso di "shinnena", qualcosa come "intelligentone". Anche suo padre Rav Yechezkel fu un grande studioso, come pure suo fratello Rami bar Yechezkel, anch'egli famoso per la sua acutezza e ricordato spesso in furiose dispute col grande fratello. Il figlio, R'Ytzchak fu anche un rinomato studioso.
La città di Nehardea, centro spirituale di tutti gli Ebrei di Babilonia, era posta sul confine tra i territori di influenza romana e quelli dominati dai Parti. Le alterne vicende delle interminabili guerre tra queste due potenze avevano spesso minacciato la città. Alcuni anni dopo la morte di Shmuel, intorno al 4018/258, la comunità ebraica di Nehardea, con la sua famosa Yeshiva, vennero completamente distrutte durante una recrudescenza di queste guerre. Fu in prossimità di questo evento [4018/258] che Rav Yehuda bar Yechezkel fondò la sua Yeshiva a Pumbedita, importante centro ebraico vicina a Sura, dove insegnava Rav Huna. La Yeshiva di Pumbedita, fondata da Rav Yehuda, era destinata ad irradiare la luce della Tora per circa ottocento anni!
Quando fondò la Yeshiva a Pumbedita Rav Yehuda bar Yechezkel aveva già sessant'anni, ma fu molto longevo, e per ben quaranta anni continuò a presiedere la Yeshiva ma solo dopo la morte di Rav Huna, per un periodo di due anni, egli fu considerato l'autorità indiscussa di tutta la generazione [4056/296 - 4058/298]. Tra gli alunni di Rav Yehuda fu anche R'Zera, che poi salì in Eretz Yisrael e fu alunno di R'Abbahu, ai tempi di R'Ami e R'Assi.
Dopo la sua morte, i suoi allievi Rabba (bar Nachmani) e Rav Yosef gli successero alla guida della Yeshiva. Tuttavia l'autorità Talmudica in Babilonia passò a Rav Chisda, Rosh Hayeshiva a Sura.
In Eretz Israel a R'Yochanan erano succeduti R'Ami e R'Assi.
Rav Huna [3978/218 - 4058/298]
Dopo la morte di Rav, che era stato il suo maestro, R' Huna divenne il Rosh Metivta di Sura e ricoprì tale carica per quarat'anni [4018/258 - 4058/298]. Soprattutto dopo la morte di R'Yochanan in Eretz Israel, R'Huna fu il Chacham più importante della sua generazione. Durante questo periodo avvenne la distruzione di Nehardea, che aveva ospitato la famosa Yeshiva di Shmuel, e la fondazione di una Yeshiva a Pumbedita da parte di R'Yehuda (bar Yechezchel).
Era l'epoca in cui l'Imperatore Dicleziano divideva l'Impero romano in due parti, occidentale e orientale. In quegli anni il punto focale dello studio del Talmud era passato da Eretz Israel a Bavel e tale situazione perdurò anche quando, alla morte di R'Huna la Yeshiva più importante fu quella di Pumbedita, sotto la guida di R'Yehuda.
Alla sua morte R'Huna fu sepolto a Teveria dove la sua salma fu accolta da R' Ami e da R' Asi, discepoli di R'Yochanan, i grandi della generazione in Eretz Israel. Il posto di R'Huna a Sura fu occupato da R'Chisda.
Gran parte della sua vita R'Huna fu un povero agricoltore. Era già un importante giudice ma quando venivano a chiedergli di allestire un giudizio . . .
Rabba [~4020/260 - 4080/320]e Rav Yosef [4001/241 - 4083/323]
Alla morte di R'Yehuda bar Yechezkel [4058/298] si aprì il non facile problema di chi avesse potuto succedergli alla guida della Yeshiva di Pumbedita.
Dopo vari tentativi si riuscì a convincere Rabba bar Nachmani a prendere su di sè la difficile successione mentre Rav Yosef si impegnava a restargli al fianco.
Chi era Rabba bar Nachmani e chi era Rav Yosef?
Come Rav e Shemuel rappresentano la coppia carismatica della prima generazione degli Amoraim di Bavel e la radice del Talmud Babilonese, e Abbaye e Rava coloro che consegnarono il Talmud nelle mani di Rav Ashi e Ravina, che ne furono gli editori definitivi, così Rabba e Rav Yosef, la terza generazione degli studiosi di Bavel, ne rappresentano il cuore, il collegamento funzionale che connette tutte le quattro generazione degli studiosi babilonesi in un unico gruppo, come se avessero vissuto nella medesima epoca e discusso tutti assieme.
Rabba e Rav Yosef nacquero entrambi a Pumbedita, sede della Yeshiva di R'Yehuda ma furono entrambi alunni di R'Yehuda ma anche di Rav Huna di Sura, che in quel tempo era considerato la massima autorità di Bavel. Contemporanei di Rav Chisda e di Rav Sheshet, dopo la morte di Rav Chisda a Sura la massima autorità talmudica passò a Pumbedita, sede di Rabba e Rav Yosef. Rabba era zio di Abbaye e fu per lui un padre e un maestro. Rav Yosef sostenne il ruolo di massima autorità talmudica dopo la morte di Rabba per due anni e mezzo.
Nonostante la sua fama e la sua grandezza nella Tora, Rabba fu afflitto per tutta la sua esistenza da problemi economici, non riuscì a stabilire un buon rapporto con i membri della comunità di Pumbedita finchè alcuni di essi lo denunciarono al potere persiano come fomentatore di evasioni fiscali e dovette darsi alla macchia e trovò la morte [4080/320] in una situazione drammatica, mentre fuggiva tra le paludi circostanti Pumbedita. Aveva guidato la Yeshiva per ventidue anni.
Rav Yosef, nonostante fosse un famoso asceta, cieco e rinomato per una erudizione paragonabile soltanto a quella di Rav Sheshet e come lui chiamato "Sinai", fu uomo capace di procurarsi una solida posizione economica e la simpatia dei suoi concittadini. Oltre alla sterminata erudizione talmudica, Rav Yosef si distinse per la conoscenza della Tora scritta e curò delle importanti traduzioni di Tora, Profeti e Scritti.
Rav Yosef morì nel 4083/323 e circa due anni dopo Abbaye fu designato a succedergli come capo dell'Accademia di Pubedita.
Dopo vari tentativi si riuscì a convincere Rabba bar Nachmani a prendere su di sè la difficile successione mentre Rav Yosef si impegnava a restargli al fianco.
Chi era Rabba bar Nachmani e chi era Rav Yosef?
Come Rav e Shemuel rappresentano la coppia carismatica della prima generazione degli Amoraim di Bavel e la radice del Talmud Babilonese, e Abbaye e Rava coloro che consegnarono il Talmud nelle mani di Rav Ashi e Ravina, che ne furono gli editori definitivi, così Rabba e Rav Yosef, la terza generazione degli studiosi di Bavel, ne rappresentano il cuore, il collegamento funzionale che connette tutte le quattro generazione degli studiosi babilonesi in un unico gruppo, come se avessero vissuto nella medesima epoca e discusso tutti assieme.
Rabba e Rav Yosef nacquero entrambi a Pumbedita, sede della Yeshiva di R'Yehuda ma furono entrambi alunni di R'Yehuda ma anche di Rav Huna di Sura, che in quel tempo era considerato la massima autorità di Bavel. Contemporanei di Rav Chisda e di Rav Sheshet, dopo la morte di Rav Chisda a Sura la massima autorità talmudica passò a Pumbedita, sede di Rabba e Rav Yosef. Rabba era zio di Abbaye e fu per lui un padre e un maestro. Rav Yosef sostenne il ruolo di massima autorità talmudica dopo la morte di Rabba per due anni e mezzo.
Nonostante la sua fama e la sua grandezza nella Tora, Rabba fu afflitto per tutta la sua esistenza da problemi economici, non riuscì a stabilire un buon rapporto con i membri della comunità di Pumbedita finchè alcuni di essi lo denunciarono al potere persiano come fomentatore di evasioni fiscali e dovette darsi alla macchia e trovò la morte [4080/320] in una situazione drammatica, mentre fuggiva tra le paludi circostanti Pumbedita. Aveva guidato la Yeshiva per ventidue anni.
Rav Yosef, nonostante fosse un famoso asceta, cieco e rinomato per una erudizione paragonabile soltanto a quella di Rav Sheshet e come lui chiamato "Sinai", fu uomo capace di procurarsi una solida posizione economica e la simpatia dei suoi concittadini. Oltre alla sterminata erudizione talmudica, Rav Yosef si distinse per la conoscenza della Tora scritta e curò delle importanti traduzioni di Tora, Profeti e Scritti.
Rav Yosef morì nel 4083/323 e circa due anni dopo Abbaye fu designato a succedergli come capo dell'Accademia di Pubedita.
Rav Sheshet
Amora della terza generazione in Babilonia. Alunno particolare di Rav Huna a Sura, fu legato a Rav Nachman da una intensa simbiosi di studio, anche se più di una volta lo troviamo ingaggiato con lui in furiose dispute. Fu in rapporti di studio con Rav Chisda che non cessava di stupirsi di fronte alla sua terribile erudizione in fatto di Mishna e Baraitot. Il rapporto tra Rav Sheshet e Rav Chisda era simile a quello tra Rav Yosef e Rabba (che successivamente contraddistinse anche Rava e Abbaye): Rav Sheshet per il suo assoluto dominio delle fonti era designato "Sinai", Rav Chisda per l'acutezza del ragionamento era designato "Sradicatore di montagne". Nei riguardi di Rav Nachman il rapporto era del tipo di quello tra Rav e Shmuel: in materia di "ciò che è proibito e ciò che è permesso" l'halacha segue Rav Sheshet, in questioni pecuniarie segue Rav Nachman.In giovane età divenne cieco e, assieme a Rav Yosef, costituì la coppia di grandi Chachamim non vedenti del Talmud babilonese. In un epoca in cui la Tora orale era ritenuta a mente e non affidata ai libri, il lavoro di sistemazione interiore di tutto il colossale patrimonio di discussioni talmudiche non era certo ostacolato dalla cecità, forse addirittura favorito. Non a caso i due grandi "Sinai" del Talmud furono entrambi ciechi.
A causa della sua menomazione Rav Sheshet non potè mai far parte di un Bet Din e, forse per lo stesso motivo non rivestì la carica di Rosh Metivta, anche se quasi tutti gli studiosi della sua epoca si ritennero suoi discepoli.
Delicato di salute e grande asceta, divenne tuttavia ricco con il commercio di abiti. Non ebbe figli maschi ma solo una figlia e dei nipoti.
Il Talmud racconta che quando Rav Sheshet incontrò l'angelo della morte, si trovava al mercato e così lo apostrofò: "Non vorrai mica farmi morire al mercato come un animale? Vieni a trovarmi a casa!"
Rav Chisda (Hakohen) [3978/218 - 4070/310]
Discepoli di Rav Chisda: R'Hamnuna |
Tra i più grandi Amoraim della seconda generazione babilonese. Fu tra i giovani alunni di Rav, e quando questi morì egli aveva circa trent'anni. Continuò i suoi studi nell'Accademia di Sura e fu discepolo dei più importanti allievi di Rav, e quando Rav Huna succedette a Rav, Rav Chisda era già tra gli studiosi più in vista e divenne il suo compagno di studio. Alla morte di Rav Huna, Rav Chisda fu la figura dominante di Sura, ma venne nominato Rosh Metivta soltanto due anni dopo, quando venne a mancareRav Yehuda bar Yechezkel a Pumbedita [4058/298]. Per un decennio Rav Chisda fu Rosh Metivta a Sura e l'autorità talmudica di Babilonia.
Dopo un periodo iniziale di intrepida povertà, Rav Chisda divenne ricco praticando l'industria della birra, attività diffusa in quel tempo tra gli studiosi babilonesi. Ciò gli permise di occuparsi delle necessità materiali di una vastissima famiglia e di un gran numero di discepoli. Famosa la sua cura nell'educazione delle figlie che egli affermava di preferire ai figli in quanto gli davano la possibilità di scegliere per loro sposi promettenti nello studio della Tora. Il più fomoso dei suoi generi fu Rava. Rav Chisda morì ultranovantenne e Rabba affermò di aver partecipato a sessanta matrimoni tra membri della sua famiglia.
Alunno di Rav, collega di Rav Huna ma anche di Rav Sheshet, suocero di Rava, Rav Chisda, attivissimo e longevo fu, assieme a Rabba e Rav Yosef, il collegamento di quattro generazioni di Amoraim. Fu famoso per l'acutezza del ragionamento e la sua Accademia si distinse per il pilpul.
Abbaye e Rava [ ~ 4042/282- 5012/352]
In seguito alle restrizioni sancite contro gli Ebrei dal Concilio di Nicea e dalle continue campagne militari romane in Eretz Israel, gran parte degli Amoraim cercarono in quell'epoca rifugio a Bavel e il Talmud di Eretz Israel, il cosidetto Yerushalmi, venne lasciato nella forma, ancora incompleta, datagli dagli studiosi dell'epoca di R'Yochanan.
Rava fu la personalità dominante della quarta generazione degli Amoraim di Bavel. Egli divenne la guida dell'ebraismo della sua epoca dopo la morte di Abbaye [4098/338], che era stato il Capo dell'Accademia di Pumbedita e l'interlocutore di Rava negli anni precedenti.
La Yeshiva di Abbaye, che egli aveva presieduto per tredici anni dopo la morte di R'Yosef, era a Pumbedita e quando Rava ne occupò la cattedra la sua sede venne spostata a Mechoza, la città di Rava, ed egli vi fu il capo indiscusso per quattordici anni, fino alla sua morte.
Abbaye era il nipote e il discepolo prediletto di Rabba, soprannominato "sradicatore di monti" per la potenza del ragionamento.
Rava era stato il discepolo prediletto di R'Yosef che per la completezza della sua tradizione era stato designato con il soprannome di "Sinai" e da lui ereditò la tendenza a prediligere il dominio delle fonti halachiche della tradizione alla acutezza delle derivazioni logiche. Rava fu anche, rispetto al suo compagno di studio e di battaglie talmudiche Abbaye, più propenso a decisioni facilitanti ed era famoso per la sua umiltà e prontezza a riconsiderare le decisioni prese. Forse per queste sue caratteristiche, che ricordano quelle di Bet Hillel rispetto a Bet Shammai, la stragrande maggioranza delle decisioni halachiche del Talmud, in cui egli disputò con Abbaye o con altri Amoraim, sono decise secondo il parere di Rava.
Se la Mishna, la cui compilazione fu sigillata da Rebbi, riflette le discussioni di Rabbi Akiva e Rabbi Meir, la Ghemara, che fu sigillata da Rav Ashi e Ravina, riflette le discussioni di Abbaye e Rava, Havayot deabbaye verava, come le chiama il Talmud. Fu in sostanza la sistemazione che questi due Amoraim dettero al Talmud Bavli l'elemento che lo rese più famoso e studiato nelle successive generazioni rispetto al Talmud Yerushalmi.
Tra i colleghi di studio e di dispute più famosi di Rava, oltre ad Abbaye, il Talmud ricorda spesso Rami bar Chama.
Rav Pappa [ ~ 4053/293- 4123/363]
Amora della quinta generazione, Rav Pappa fu alunno di Rava e studiò con Abbaye, con Rav Hamnuna e con Rav Acha bar Ya'akov. La sua chavruta fu per tutta la vita Rav Huna bar Yehoshu'a ed essi continuarono a studiare per quarant'anni presso Abbaye e Rava , presso i quali entrarono come giovani alunni quando ancora viveva il loro maestro Rav Yosef ed ebbero incarichi di giudici e maestri di halacha quando essi erano ancora in vita.
Come Rava, dopo la morte di Abbaye, spostò la Yeshiva da Pumbedita a Mechoza, città in cui egli risiedeva, così anche Rav Pappa, dopo la morte di Rava, spostò gran parte della Yeshiva da Mechosa a Gheres, vicino a Sura, dove egli abitava. Gheres era una città di trafficanti che non godevano di una buona fama, si diceva: "Se uno di Gheres ti bacia sulla bocca, contati i denti che non te ne abbia rubato uno". Tuttavia a Gheres Rav Pappa radunò un gran numero di alunni: duecento alunni sedevano al suo tavolo. Inoltre a Gheres Rav Pappa si arricchì grazie ad una fortunata attività di mastro birraio e commerciante di birra. Ciononostante egli era popolare in città per la sua generosità con cui si comportava non esitando a rinunciare di condurre a termine un affare vantaggioso quando questo causava eccessive perdite ad un altro. Rav Pappa fu Rosh Yeshiva a Gheres-Sura per diciasette anni e morì settantenne intorno all'anno 4123/363.
Rav Pappa è considerato uno dei grandi ordinatori del Talmud Babilonese e con le tipiche espressioni da lui usate "hilkach", dunque, e "shma mine", ascolta da qui, in moltissimi casi egli conclude una discussione talmudica iniziata da Rav e Shmuel. Forse per questo, già da tempi antichissimi, un autore sconosciuto compose la formula di conclusione dello studio del Talmud o di un suo trattato, con il famoso elenco dei dieci figli di Rav Pappa, che ad un'analisi storica difficilmente sono identificabili come tali, ma può darsi che la formula stia a significare che ogni conclusione è in qualche modo "figlia" di Rav Pappa.
È certamente grazie alla sua opera che nella generazione successiva fu possibile completare l'edizione del Talmud da parte di Rav Ashi e di Ravina intorno all'anno 4187/427.
Rav Ashi [ ~ 4097/337 - 4176/416] e Ravina [~ 4092/332 - 4172/412]
A rappresentare la sesta generazione di Amoraim di Babilonia troviamo Rav Ashi e Ravina. Ravina era più vecchio di Rav Ashi di alcuni anni ma questi lo superò in importanza e autorevolezza, sì che Ravina era fiero di definirsi la sua chavruta .
Rav Ashi fece parte dei giovani studenti di Rava, che morì quando egli aveva circa quindici anni. Dopo la morte di Rava, Rav Ashi studiò presso tutti i grandi studiosi dell'epoca: Rav Nachman bar Yitzchak di Pumbedita, Rav Pappa di Gheres, e Rav Kahana di Pum-Nahara, vicino a Nehardea.
Quando Rav Ashi cominciò a riunire attorno a sè un discreto numero di alunni egli stabilì una Yeshiva a Mata-Mechasia, cittadina nei pressi di Sura, sede della famosa Yeshiva di Rav, di cui Mata-Mechasia si considerò, in un certo senso, una sede distaccata. Al massimo del suo splendore la Yeshiva di Mata-Mechasia ospitò fino a quattrocento studiosi in pianta stabile. Tuttavia durante i famosi Yarche Kalla, i mesi della sposa, la Yeshiva di Rav Ashi diveniva meta di innumerevoli studenti che vi si riunivano da ogni angolo di Bavel. Nei due mesi di Elul e di Adar, secondo l'antico uso già varato in Bavel da Rav e Shmuel e da Rav Yochanan, in Eretz Yisrael, terminati i lavori agricoli, la semina di Elul e l'aratura di Adar, tutti coloro che avevano l'adeguata preparazione, si riunivano nelle Yeshivot centrali per studiare, in massa, la Tora, e godere delle spiegazioni dei maestri famosi e dell'aiuto degli alunni più esperti che trascorrevano tutto l'anno nella Yeshiva. Ciò costituiva la più adeguata preparazione ai due grandi cicli festivi di Pesach-Shuavuot e Rosh Hashana-Kippur-Sukkot. Ai tempi di Rav Ashi era in uso un programma di studio di tutto il Talmud, col ritmo di due trattati nei mesi di Yarche Kalla, che permetteva il completamento di tutto il Talmud in trenta anni!! [con il ritmo del Daf Yomi noi lo finiamo in soli sette anni, questo si chiama progresso!]. Tuttavia il conto non torna perchè noi abbiamo in possesso solo trentasette trattati e non sessanta. E la spiegazione può essere nel fatto che dello stesso trattato esistettero per un certo periodo due distinte edizioni.
Al fianco di Rav Ashi troviamo sempre il suo grande compagno di studio, Ravina, anch'egli alunno di Rava. Nelle innumerevoli decisioni halachiche che costituirono laChatimat Hatalmud, la chiusura del Talmud, li troviamo sempre di fronte, a sostenersi l'un l'altro nel tirare le fila delle innumerevoli discussioni delle precedenti cinque generazioni di studiosi. Ravina morì ottantenne quattro anni prima di Rav Ashi e lasciò dopo di sè un nipote, anch'egli conoscito come Ravina Zuta, il piccolo Ravina, che aiutò Rav Ashi nel completamento dell'edizione definitiva del Talmud.
Disse Rav Acha bar Rava, uno degli alunni di Rav Ashi, che come dai tempi di Moshe a quelli di Rabbi Yehuda Hanassi non troviamo riuniti assieme Tora e splendore di vita, così non li troviamo riuniti dai tempi di Rabbi Yehuda Hanassi a quelli di Rav Ashi.
Ricchissimo e raffinatissimo, Rav Ashi raccolse attorno a sè una splendida corte non solo di grandi studiosi ma anche di membri delle più altolocate famiglie di ebrei babilonesi, come quella del Resh Galuta, e di importanti burocrati dell'Impero Persiano, che allora dominava su Babilonia.
Grazie a questo momento di splendore, che continuò anche durante la vita di suo figlio, Mar bar Rav Ashi, che gli succedette nella carica di Rosh Yeshiva, fu possibile adempiere al compito sovrumano dell'edizione definitiva del Talmud Babilonese, l'oceano del sapere giudaico, in un epoca in cui il cristianesimo faceva i suoi primi passi e quasi duecento anni prima della stesura del Corano.
Rav Ashi fece parte dei giovani studenti di Rava, che morì quando egli aveva circa quindici anni. Dopo la morte di Rava, Rav Ashi studiò presso tutti i grandi studiosi dell'epoca: Rav Nachman bar Yitzchak di Pumbedita, Rav Pappa di Gheres, e Rav Kahana di Pum-Nahara, vicino a Nehardea.
Quando Rav Ashi cominciò a riunire attorno a sè un discreto numero di alunni egli stabilì una Yeshiva a Mata-Mechasia, cittadina nei pressi di Sura, sede della famosa Yeshiva di Rav, di cui Mata-Mechasia si considerò, in un certo senso, una sede distaccata. Al massimo del suo splendore la Yeshiva di Mata-Mechasia ospitò fino a quattrocento studiosi in pianta stabile. Tuttavia durante i famosi Yarche Kalla, i mesi della sposa, la Yeshiva di Rav Ashi diveniva meta di innumerevoli studenti che vi si riunivano da ogni angolo di Bavel. Nei due mesi di Elul e di Adar, secondo l'antico uso già varato in Bavel da Rav e Shmuel e da Rav Yochanan, in Eretz Yisrael, terminati i lavori agricoli, la semina di Elul e l'aratura di Adar, tutti coloro che avevano l'adeguata preparazione, si riunivano nelle Yeshivot centrali per studiare, in massa, la Tora, e godere delle spiegazioni dei maestri famosi e dell'aiuto degli alunni più esperti che trascorrevano tutto l'anno nella Yeshiva. Ciò costituiva la più adeguata preparazione ai due grandi cicli festivi di Pesach-Shuavuot e Rosh Hashana-Kippur-Sukkot. Ai tempi di Rav Ashi era in uso un programma di studio di tutto il Talmud, col ritmo di due trattati nei mesi di Yarche Kalla, che permetteva il completamento di tutto il Talmud in trenta anni!! [con il ritmo del Daf Yomi noi lo finiamo in soli sette anni, questo si chiama progresso!]. Tuttavia il conto non torna perchè noi abbiamo in possesso solo trentasette trattati e non sessanta. E la spiegazione può essere nel fatto che dello stesso trattato esistettero per un certo periodo due distinte edizioni.
Al fianco di Rav Ashi troviamo sempre il suo grande compagno di studio, Ravina, anch'egli alunno di Rava. Nelle innumerevoli decisioni halachiche che costituirono laChatimat Hatalmud, la chiusura del Talmud, li troviamo sempre di fronte, a sostenersi l'un l'altro nel tirare le fila delle innumerevoli discussioni delle precedenti cinque generazioni di studiosi. Ravina morì ottantenne quattro anni prima di Rav Ashi e lasciò dopo di sè un nipote, anch'egli conoscito come Ravina Zuta, il piccolo Ravina, che aiutò Rav Ashi nel completamento dell'edizione definitiva del Talmud.
Disse Rav Acha bar Rava, uno degli alunni di Rav Ashi, che come dai tempi di Moshe a quelli di Rabbi Yehuda Hanassi non troviamo riuniti assieme Tora e splendore di vita, così non li troviamo riuniti dai tempi di Rabbi Yehuda Hanassi a quelli di Rav Ashi.
Ricchissimo e raffinatissimo, Rav Ashi raccolse attorno a sè una splendida corte non solo di grandi studiosi ma anche di membri delle più altolocate famiglie di ebrei babilonesi, come quella del Resh Galuta, e di importanti burocrati dell'Impero Persiano, che allora dominava su Babilonia.
Grazie a questo momento di splendore, che continuò anche durante la vita di suo figlio, Mar bar Rav Ashi, che gli succedette nella carica di Rosh Yeshiva, fu possibile adempiere al compito sovrumano dell'edizione definitiva del Talmud Babilonese, l'oceano del sapere giudaico, in un epoca in cui il cristianesimo faceva i suoi primi passi e quasi duecento anni prima della stesura del Corano.